venerdì 1 luglio 2011

Wedding at Roulette Circus

Un'alba di cartone si stende sulla pista
l'aria è così calda che non concede nessun sospiro
sembra che le nuvole abbiano preso posizione
per far accadere qualcosa nella notte
bè, io me ne ero andato via dalla mia città natale
quando avevo cominciato a capire gli occhi di mia madre
ed avevo sperato che nessuno d'ora in avanti
avrebbe pianto al solo vedermi

Tutti i miei cerchi e tutte le mie clave
sono dentro il mio forziere di legno marcio
ho avuto a che fare con me stesso molte volte
quando decisi di guardare verso ovest
vedo il nano che si lecca le dita dei piedi
ed il pagliaccio gobbo con una torta in faccia
a volte penso che non si trovino tali persone
se non in una corsa alla fortuna o alla felicità

Vieni dalle corde tese nel vento estivo
e portami la tua scarpetta di cristallo
io terrò stretto a me il mio anello d'ottone verde
e sposerò quella regina dalla mezza faccia da stracciona quale sei

Dormo sui chiodi che mi hanno concesso
e solo qualche volta riesco a sognare
ora l'arena è piena di serpenti e ragni
feriscono quel domatore e ne esce fuori crema
ma non troverò nulla fuori di qui
non troverò nulla al di fuori di questa giungla
un giorno mi sono svegliato tra le braci
e sembrava che la mia pelle continuasse a sgretolarsi

Indosso dei pantaloni larghi e un fiocco
ho aperto gli occhi e mi sono ritrovato sul palco
ho sorriso alla morte e a tutti quei fantasmi
poi mi sono ritirato nella stessa vecchia gabbia
mi hanno detto che un giorno sei in fondo
ed un altro puoi ritrovarti in cima
guardo la carovana passare il freddo fiume
mentre stiamo raggiungendo la prossima fermata

Vieni dalle corde tese nel vento estivo
e portami la tua scarpetta di cristallo
io terrò stretto a me il mio anello d'ottone verde
e sposerò quella regina dalla mezza faccia da stracciona quale sei

Viene l'infermiera con un sacco pieno di cuori
se ne sono andati giù per quelle stanze
poi gli spazzini hanno ripulito tutto
le loro piaghe, i loro lividi e i loro destini
ed io ho vagato solitario in questa strada
sebbene mi sia lasciato indietro molte delle mie paure
vedo come ancora uomini dalla forza sovrumana
non ce la facciano a sollevare le proprie lacrime

E anche tu, tu non sai quando giungerà
l'ora in cui spargeranno sul sangue il sale
quella sarà l'ora in cui dovremmo pensare
a come rimanere noi stessi e non cadere nella colpa
i bambini stanno tornando a casa
noi stiamo tornando nel nostro vicolo di sobborgo
Voi, voi non siete capaci di dire più cose
di quanto le mie facce siano in grado di mostrare

Vieni dalle corde tese nel vento estivo
e portami la tua scarpetta di cristallo
io terrò stretto a me il mio anello d'ottone verde
e sposerò quella regina dalla mezza faccia da stracciona quale sei

3 commenti:

Artemisia Chameleon ha detto...

Mi ricorda un po' The Season of the Rain come testo. (ma ben più drammatica)

manofpeace ha detto...

Non ci crederai ma la scrissi dopo aver ritrovato nell'hard disk proprio quella song... poi vabè, sono stato ispirato anche da degli aneddoti di chi nel circo ci ha lavorato lavorato per un pò di tempo...

anche qui ero indeciso sul titolo. poteva anche chiamarsi "nozze del fenomeno da baraccone" ma mi sembrava brutto....

Artemisia Chameleon ha detto...

Ma dai :)

Sì, mi era parso che eri entrato in contatto col circo anche perchè quando Noemi ha parlato di sposare un circense abbiamo detto la stessa cosa. "TU NON HAI IDEA"

Pensa che Season l'avevo scritta prima di lavorare nel circo, manco farlo apposta ci ho preso in pieno per tante cose..per altre sono legata al sogno del circo degli anni '20.

Bella comunque, voglio sentire la melodia. Il titolo va bene così, l'altro è un po' rude.